Phoneix #2772 – You Are Already Dead

Alla fine entrava mamma e, mentre si asciugava i capelli, dirigeva il getto d’aria verso di me, un’altra pelle d’oca.

Vasca da bagno, lo shampoo crea una patina sul pelo dell’acqua; placenta. Rivivo bambino e mi immergo con la testa sotto lo strato di sapone, occhi chiusi, naso stretto tra le dita e sento il rumore ovattato delle voci profonde e di colpi fragorosi. Riemergo e torno a sentire lo sfrigolio del fuoco nel pentolino che riscaldava il bagno.

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E’ caldo ed intimo, mi viene la pelle d’oca e mi beo di me stesso; egoisticamente annullo dalla mia mente i problemi del resto del mondo.
Quei momenti sembravano infiniti, infiniti nella loro complessità e complessi nel loro progresso; avevo già nostalgia di quel momento? Od è il tempo che mi fa credere questo? Mi imbruttisco pensando a sentimenti lontani nel tempo e nello spazio.

Da quanto tempo non mi faccio un sacrosanto bagno? Troppo tempo, troppo tempo è passato e probabilmente mi sono dimenticato quelle sensazioni che non volevo dimenticare mai.

Alla fine entrava mamma e, mentre si asciugava i capelli, dirigeva il getto d’aria verso di me, un’altra pelle d’oca.

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